mercoledì 26 aprile 2006

atipico contratto

  


  

 

volevo assumere,

con atipico contratto,

causa sorci da eliminare,

un indigeno gatto.

 

“afferra un tot di topolini,

lo stesso numero ogni giorno,

ed avrai quattro croccantini,

altrimenti non vedrai un corno.

 

Non prendertela a male,

di cinesi ne assumo quattro,

la concorrenza è globale,

un gatto è sempre un gatto!”

 

“certo c’è carenza di lavoro”

si disse il felino per commento,

“ma qui ne va del mio decoro,

questo si chiama sfruttamento.

 

Lavorare precario e restare affamato?

Com’è che la legge Biagi

si applica anche ai randagi?”

Rispose il micio un po’ contrariato,

 

“se mi dici o topi o biscotti,

io ti rispondo, voterò Bertinotti”.

6 commenti:

matilde61 ha detto...

anche in prosa non sei poi tanto male :-)

bacione

ilianetto2 ha detto...

Ecco la terapia che mi mancava!

L'ho ritrovata nella risata che m'è uscita spontanea alla lettura dei tuoi due ultimi due post.

Dottore, me ne dia più spesso di queste terapie, prego!

Un saluto caro. Ilia

notimetolose ha detto...

Ma che mondo abbiamo creato che anche i gatti si sono sindacalizzati?

Effe ha detto...

e infine a Palermo si riuscirà a raccogliere le scritture di strada e margine?

matilde61 ha detto...

visto che me lo hai chiesto, stanza 411, il titolo del libricino.. ciao med.

ilianetto2 ha detto...

Magari fossi una "rivista bimentrale!!!

Sono gli eventi della vita, della mia vita che mi tengono lontana da questo luogo-spazio più di quanto non vorrei!

E tuttavia qualcosa dovrà pur cambiare, anche per me...

Un abbraccio, caro dottore. Ilia