lunedì 28 dicembre 2009

gran rottura di palle dalla russia (elena, smettila)









 Come dicono in molti, magari dallo spazio profondo qualcuno ci manda email, che sono il mezzo di comunicazione più diffuso sulla terra (grazie, amici spammers), ma sicuramente i nostri antivirus li scartano, gli antispam li cestinano, noi non li leggiamo mai. Invece, da due anni stà stronza sovietica continua a mandarmi ( e la manda a migliaia di altri stronzi dotati di posta elettronica) la stess lacrimosa lettera, che allego. Mi domando: quanto pensa di incassare, l'autore di questo natalizio raggiro?



Elena scrive:



Salve,



Il mio nome e` Elena, ho 33 anni e vivo in una provincia in Russia. Io

lavoro in una libreria e posso usare computer dopo il mio lavoro, quando

possibile. Ho trovato il vostro indirizzo in internet e ho deciso di

scrivere questa lettera.



Ho una figlia - che e` di 8 anni, suo padre ci ha lasciato e viviamo

insieme con mia madre.



Come risultato di una profonda crisi finanziaria che mia madre

improvvisamente perso il lavoro e la nostra situazione e` diventata

molto difficile.



Prezzo del gas e dell'elettricita` sono molto costosi nella nostra

citta` e non possiamo usarlo per riscaldare la nostra casa piu`.



Il clima e` molto freddo qui gia` e la radio dice che la temperatura nella nostra regione saranno fino a meno 25

gradi Celsius, alla fine di questa settimana. Siamo molto paura e non

sappiamo cosa fare.



L'unico modo possibile per noi, per riscaldare la nostra casa e` quello

di usare legna portatile forno, che forniscono il riscaldamento dal

legno che brucia. Abbiamo abbastanza legno nella nostra provincia e

questo calore del forno la nostra casa tutto l'inverno per il prezzo

minimo.



Purtroppo non possiamo comprare questo forno nel nostro mercato locale

perche' il suo prezzo e` equivalente a circa 191 Euro e non abbiamo una

tale quantita` di denaro.



Ho deciso di fare appello a voi con una preghiera nel mio cuore per un

piccolo aiuto. Se avete qualche vecchio forno a combustione portatile in

legno e se non si usa piu`, saremo molto grati se potete donare a noi e

di organizzare il trasporto di questo forno al nostro indirizzo (175 km

da Mosca). Questi forni sono diversi, hanno fatto di ghisa e peso 100

kg.



Per favore fatemi sapere se potete aiutare e scrivero` il nostro

indirizzo di casa.



Da tutto il mio cuore vi auguro un Buon Natale. Mi auguro che il Nuovo

Anno 2010 vi portera` Hapiness e tutti i tuoi sogni!



Elena e la mia famiglia.



PS. Ho tradotto questa lettera con il traduttore di computer e per favore

di rispondere in inglese, perche' 'ho studiato l'inglese a scuola

e io non conosco la lingua italiana. Se si risponde in italiano,

«Non saro` in grado di capire voi e risposta alla Sua lettera. Graz
ie.



Elena, o chi per te, non lo sai che hai rotto?

sabato 26 dicembre 2009

postnatalizio post









Eccerto,  eccerto, dopo la massima carica governativa, la massima carica religiosa. Andranno in vacanza insieme, i due feriti di stagione. Che meraviglia, che coincidenza, che partitura celestiale, che regali sotto l'albero. Meglio cambiare argomento, che questi due mi fanno venire la colite.

A qualcuno è venuta la fregola di farmi spostare da Palermo, ricca di alberi di natale di munnizza, per trascorrere tre giorni importantissimi a Modena. Che sono stato pure fortunato. Io speravo che lunedì mattina il volo Pa-Bo, dopo i caos siberiani del weekend venisse annullato, ed io me ne potessi tornare a casa. Invece no. Volo perfetto. Lo stesso al ritorno, o quasi. IIn perfetto orario siamo stati stipati, come sardine volanti, e aspettavamo solo di decollare. Invece le porte della supposta con le ali non si chiudevano, è salito un sosia di Shrek che ha detto sottovoce (ma neanche poi tanto) all'assistente di volo vicina alla cabina di pilotaggio che in quell'aereo c'era un passeggero in più. Senza autorizzazione del comandante non si sarebbe decollato, a meno di non riuscire a far scendere il passeggero in più. La stronzata l'aveva combinata la biglietteria, con un minimo overbooking, però quando hanno chiamato il passeggero in più, una mamma con due picciriddi attaccati al collo, il marito, fieramente terrone come me, ha detto che piuttosto di far scendere la moglie, provvista di regolare biglietto ed efficace carta d'imbarco, avrebbe spaccato tutto. Io mi sentivo combattuto tra la voglia di aiutare il conterraneo nella sua intenzione devastatoria e tra il desiderio di arrivare presto a casa ed amen. Alla fine si è trovata una soluzione, in una trattativa diplomatica ad alta tensione si è individuato un padre con figlio piccolo che aveva comprato due biglietti, gli è stato offerto il rimborso del biglietto del cucciolo in cambio della possibilità di far sedere il passeggero in più, che in piedi non poteva volare. Se lei tiene il bambino in braccio, ha detto il caposcalo, le rimborsiamo il biglietto, e questa dannata diligenza volante potrà partire per Palermo. Miracolosamente, ha funzionato. Arrivato in vista delle coste siciliane, lo scirocco ha shakerato un pò i passeggeri, però siamo arrivati, in africa con 24 gradi.

Che ho trovato sotto l'albero? Libri, ho chiesto libri, a tutti. E libri sono arrivati, così non dovrò neanche esercitarmi nella nobile e proficua arte del riciclaggio del regalo sbagliato. Buon postnatale a tutti.

lunedì 14 dicembre 2009

schifoso dietrologo







Ecco, qualcuno penserà che sono appassionato di sesso anale. Ma non è così. Sono uno schifoso dietrologo, nel senso che quando vedo sangue e gesti barbari, mi viene da pensare sempre "cui prodest?".

Il dietrologo allora sale, anzi salta, in cattedra. a quattro mani, che il dietrologo è sempre curioso e dannoso come una scimmia. Come un gorilla di stazza media, nel mio caso. (a proposito, che facevano ieri i corrucciati gorilla auricolarizzati del premier? sorbivano una cioccolata calda al Bar Motta?)

Secondo me, e chi perdona i peccati di pensiero mi perdoni (o no, me ne frego), il souvenir non è una via d'entrata nella spirale di violenza anti mister B, ma la via d'uscita. Ecco, la via d'uscita. Che siccome si capisce da un pezzo che le rotelle non gli girano più col turbo come una volta, qualcuno gli avrà detto: non ti dimettere, faresti una figura del menga, ma. Ma, se si tratta di sicurezza personale, puoi farti da parte. C'è un grande centro pronto a raccogliere quello che Mr. F sta zappettando da un bel pò. Quindi, Mr. B torna ad occuparsi solo (magari...) degli affaracci suoi, segnato irreparabilmente dal vulnus facialis, mentre Mr. F con Mr. C e Mr. R si fanno un bel grande centro biancogrigio, e amen.

E la lega,se lo piglia nel c. Ah, maniaco che non sono altro! Dietrologo!

domenica 6 dicembre 2009

no b day, no c day e no t day









                                                              















che mr. B non mi sia simpatico, lo sanno pure i miei gatti. Ecco perchè da un pò di tempo evito di citarlo.







Anzi se cominciassimo a dimenticarcene tutti, calerebbe una specie di sipario (o sudario) mediatico. Invece no, il parlapartito parademocratico non perde occasione per nominarlo, l'antipatico mr. B. E basta, invecchierà pure lui, e già si vede, che buchi in faccia che ha.







aggiornamento: uno è stato condannato e l'altro no, indovinate chi . Detestano però entrambi i giudici. Poveretti. Loro, non i giudici ovviamente.