giovedì 13 aprile 2006

solitudini


 


Probabilmente era molto, molto sola: l'ho sentita oggi alla radio, e poi l'ho letta al televideo: è stata trovata morta a londra, dopo quasi due anni, una donna di 40 anni. Il suo scheletro era sul divano con la tv ancora accesa, ed intorno aveva dei pacchi natalizi del 2003.


"non mandarmi più la pasta al forno" è scritto in uno dei pizzini che bernardo provenzano ha inviato alla moglie, per dirle che non ce la faceva più a sorbirsi anelletti al forno, nella solitudine della campagna corleonese.


il terzo esempio di solitudine è dato da quel povero disgraziato che continua a negare l'evidenza,e a falsificare la realtà: il guaio è che molti ci credono.

6 commenti:

anonimo ha detto...

Nella vita vita si vive come si nasce e come si muore: da soli.

Nell'intermezzo cerchiamo di circondarci di compagnia, anche se mogli fidanzate e amiche del cuore cercano sempre di impedircelo,prendiamo il coraggio a due mani e viviamo le nostre avventure quotidiane senza paura, e se dovessimo pagarle pazienza si cambia vita e con l'esperienza che accumuliamo non può che essere migliore ciao

missy_ ha detto...

beh, se però dobbiamo pensare che provenziano sia stato un uomo "solo"...insomma. Poi quelli sono messaggi in codice. Chiàà cos'era la "pasta al forno"!


Triste, infinitamente triste, morire in mezzo ai doni del 2003. Tremendo.

ranafatata ha detto...

Io non so come si muoia, ma non è detto che si muoia sempre da soli. Quando si viene al mondo si è, se non altro, in compagnia di una madre - che non mi pare poco. Forse si è più soli nell'intermezzo, quando si ha la sensazione che nessuno sia in grado di conoscere o di capire le proprie ragioni. Dei tre esempi citati dallo stregone, quello che mi fa più pena è il terzo, perché la malattia mentale è una brutta cosa. Il fatto che gli credano è scoraggiante, ma i "boccaloni" non mi fanno pena: mi fanno solo incazzare.

pispa ha detto...

alla tivù trasmettevano qualcosa di mortalmente noioso: doveva essere un mercoledì o un giovedì sera.

e.l.e.n.a. ha detto...

l'episodio della donna morta da due anni mi ricordava una cosa simile, avvenuta in sicilia, che avevo letto tempo fa.


http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/cronaca/enna/enna/enna.html


l'essere dimenticati totalmente è agghiacciante.

soprattutto in considerazione del fatto che di qualcuno di cui lo vorresti, ti è,invece, proprio impossibile dimenticarlo.

Medicineman ha detto...

all'anonimo: la prossima volta firmati, please.