mercoledì 8 marzo 2006

palermitani


Se Palermo è una cipolla, i suoi abitanti cosa sono? Anzi cosa siamo, visto che ci sono anch’io ed a parlare per pluralia maiestatis non sono adatto.

Per esempio, noi palermitani ci commuoviamo quando viene trovata una bambina nel cassonetto da uno studente. Però poco prima una moglie e un marito a spasso avevano attribuito ad un gatto i vagiti della picciridda. E se serve, non ci facciamo troppi scrupoli a scioglierli nell’acido, i bambini.

E anche masculi, fimmine, arrusi e vecchi.

Poi invitiamo la vedova (povera vedova) del presidente Mitterand per farle benedire (benedire?) la sorgente di uno dei rigagnoli più schifosi della faccia della terra, il famoso fiume Oreto, detto anche orineto dalla puzza che fa, che sono anni che tentano di ripulirlo, ma due operai tolgono la melma con la pala meccanica e diecimila alacri cittadini ci buttano i sacchetti della spazzatura, le moto rubate, le lavatrici vecchie, i cadaveri delle prostitute, i residui della macellazione clandestina, le fogne abusive.

Belli, eh cari turisti, bellissimi i mercati all’aperto. Che spettacolo Ballarò (ci hanno fatto persino un programma tv con un quasi bravo presentatore dall’aria del cirneco), che bellezza la Vucciria (dipinta da Guttuso in un momento di evidente carenza di modelle nude), che abbondanza il Capo.

I metri cubi di residui organici vengono lasciati dai commercianti palermitani ai topi palermitani per alcune ore e poi, e non sempre, vengono rimossi con clangore di compattatori e roche urla di operatori ecologici autoctoni.

La città è bellissima, se solo non ci abitassimo i palermitani…

 

4 commenti:

anonimo ha detto...

sono sempre io:

http://spaces.msn.com/maumozio/

Mauro

anonimo ha detto...

Lo dico anche io di Napoli, è bellissima, il problema è rappresentato dai suoi abitanti (cittadini no, richiede un senso civico che è inesistente). Si dovrebbero fare delle deportazioni di massa oppure potremmo provare a scambiarli tra le due città ma temo che la situazione potrebbe degenerare ancora di più.

saluti

Mauro

Effe ha detto...

(o.t., chiedo venia)


se interessa

domenica 7 maggio 2006, giornata nazionale delle scritture di strada

Qui c'è il blog de rua

ranafatata ha detto...

Che bella la Sicilia se non ci fossero i siciliani, mi viene da parafrasare... Io - sicilianissima - non vivo più in Sicilia da tanti anni, ma ci torno spesso, con un entusiasmo che viene spesso mortificato dalle contraddizioni di questa terra magnifica ma senza speranza.