domenica 8 gennaio 2006

strange days - 1



vetrina





Nei negozi specializzati, dal tetto pendono i fermentatori in cui, illuminati da luci fredde, galleggiano i feti, costruiti secondo le specifiche di chi li ha ordinati.
In linea di massima, anche i neri vogliono figli bianchi, con grandi occhi azzurri e capelli biondi.
In linea di massima, scelgono quasi tutti il modello baby angel, nelle sue ventiquattro varianti somatiche.
In linea di massima, il mondo sta avviandosi a diventare banale, un mondo in cui i desideri dei genitori finiranno per condizionare definitivamente i figli, ed il futuro della specie.



scarpe




Mary-jo desiderava un paio di scarpe adatte alla serata, ne dettò le caratteristiche al sintetizzatore materiale, il biomisuratore calcolò la taglia esatta, in pochi minuti furono scolpite dentro il forno generatore.
Mary-jo indossò le scarpe, dopo averle lasciate raffreddare sul condizionatore, pensando con soddisfazione interiore a quando doveva andare in giro nel traffico congestionato della metropoli a cercare le scarpe che le piacevano.
Mary-jo prese una lastrina di psicofarmaci liofilizzati, dosati secondo le esigenze della sua condizione emotiva, la mise sotto la lingua, si guardò le gambe fasciate nelle calze fluorescenti, rimirò le scarpe nuove, si sentì pronta alla festa.
 




fiera




Alla Fiera della Psicoanalisi, gli stand sono arredati in maniera sobria, si nota la prevalenza di chaise-longue d’autore.
Scrivanie fine ottocento, manufatte in legni ormai estinti, ed i venditori di felicità ben pettinati e con il loro sicuro sorriso sereno, dello stesso tipo di quello che saranno capaci di traslare sul vostro viso. Denti bianchissimi compresi, una equipe di igieniste orali ora pronta a rifarvi la luminosità del ghigno. Tutte le carte di credito sono accettate, pagate anche con il vostro terminale palmare, la Banca Mondiale vi ricorda la comodità di associare al pass digitale di accesso alla fiera un conto con plafond illimitato, questo recitano gli ologrammi fluttuanti negli stand della fiera.
Fuori, negli ordinati parcheggi, branchi di Figli di Nessuno aspirano idrogeno dagli scarichi ecologicamente corretti delle limousine in attesa dei ricchi padroni.



 


ratti





Il cielo brulica di astronavi, che lasciano scie argentate nel verde muschio dello sfondo.
Le cupole urbane, climatizzate con immissione di mix bilanciati di profumi e neurotrasmettitori, garantiscono un eccellente livello di soddisfazione per gli abitanti delle colonie.
Nel sottosuolo invece, gli indigeni divorano tonnellate di spazzatura, rinforzandosi sempre di più.
Da li a poco, senza che nessun guru comunicazionale lo avesse previsto, sarebbe iniziata l’era del Ratto Dominatore. Settecento milioni di ratti ipernutriti sono pronti a dominare alcune migliaia di cloni umani, indeboliti dalle troppe comodità dispensate dai robot; le macchine avrebbero tradito la loro fiducia, ma ancora non lo sanno.





 


 



Memoria



A fine giornata, lei rientrò al suo nucleo abitativo, attraversando le barriere da cui veniva automaticamente riconosciuta.
Giunta a casa, posò il dito indice sullo scanner di memoria; il software avrebbe archiviato i ricordi e le esperienze della giornata, salvandoli in un file apposito, eliminando come da istruzioni i ricordi dolorosi o in qualche modo fastidiosi, così Mary-jo avrebbe rivisto la storia della sua vita mantenendo memoria solo dei momenti piacevoli.




 



Sesso



La riproduzione della specie è affidata ai fermentatori, e per ridurre il rischio di incidenti emotivi e bassa produttività, la commissione per la salute mentale ha deciso di eliminare la pulsioni sessuali dagli esseri umani.
Quindi l’accoppiamento è diventato illegale, oltre che biologicamente inutile.







Il mercato è ricco di apparecchiature sofisticate utili alla sostituzione dell’atto sessuale , almeno nella sua parte fisica.
Quando Mary-jo avvertirà desideri erotici, non avrà altro da fare che avviare il relativo programma dal suo media center.
La diffusione di microdosi di ormoni avverrà attraverso l’impianto di climatizzazione dell’aria, il visore olografico e il letto massaggiatore faranno il resto, senza che sia necessario un partner reale; secondo la commissione per la salute mentale tutto ciò presenta vantaggi igienici e pratici non indifferenti.

Il media center infatti può creare l’ologramma di qualsiasi partner, adattandolo ai desideri del momento, e la stimolazione tramite il letto massaggiatore è igienica e priva di rischi biologici.




 



Ritmoteca emozionale





Dentro la precamera, una p.r. con camice da infermiera e caratteristiche sessuali enfatizzate scopre il torace dei clienti, spruzza uno spray che disinfetta la cute e applica un sensore che trasmette il loro ritmo cardiaco ad un processore, che fa la media degli esseri a sangue caldo presenti nel locale e invia ai sintetizzatori ed alle drum machine il beat corrispondente.
A Mary-jo piace un casino, spesso si agita più del necessario, e il suo diodo emotivo cambia colore.
Dopo mezz’ora la faccenda diventa parossistica, si viaggia intorno a 180 bpm, dove beat per minute vale sia per la frequenza cardiaca che per il rullante della batteria elettronica.
Ogni tanto ci scappa lo svenimento o la crisi epilettica, alla fine della serata viene omaggiato un trip tranquillante e il numero di cellulare dell’autista: non fa domande e  riconduce   a casa, se ce l’hai, o in un albergo cunicolare, o da uno spacciatore di merde sintetiche liquide solide e gassose o al casino con le geishe che fanno dei trucchetti da impazzire. Costa,   tutto costa un pacco di soldi, e magari   serve anche lo psichiatra dopo, ma la vita nella perfetta città del futuro è, a detta dei cittadini paganti, e Mary-jo è in sintonia con la media dei sondaggi, così noiosa.




 



Il collezionista di attimi fuggenti





E’ una specie di guardone, nel senso che segue quelle persone che secondo lui, e secondo i suoi strumenti  misuranti il livello di feromoni e l’adrenalina, stanno andando incontro ad un attimo fuggente.
Ad esempio incontrare una donna di quelle che dici questa me la vorrei sposare ma appena ti volti per darle un altro sguardo   è già sparita.
Oppure la felicità cristallizzata nel sorriso di un bambino a cui è stato comprato un giocattolo nuovo, poco prima che si incazzi perché ne vuole un altro.
Quel tizio ha un apparecchio che ha inventato lui, fa una specie di fotografia dell’attimo fuggente, poi a casa se le guarda, credo che si faccia anche delle intense seghe interiori, ma sono fatti suoi.




 



Facce nuove



E’stato inaugurato una agenzia di face sharing; chiunque sia stanco della propria può prenotare una sostituzione. In effetti i chirurghi chiedono un po’ di tempo per la preparazione al primo cambio, in modo da avere tutti gli attacchi pronti per impiantare il nuovo volto, ma dalla seconda volta in poi bastano pochi minuti e si va in giro con una nuova espressione.
Per motivi di opportunità, lo scambio viene preferibilmente effettuato tra facce di esseri umani di continenti differenti, e sono vivamente sconsigliate, anche se non impossibili, le mutazioni di razza. Peraltro con la opportuna e rapida terapia genica si possono cambiare anche il colore della pelle del resto del corpo, la distribuzione dei peli e le caratteristiche morfologiche del corpo. I prezzi sono ancora alti, ma gli analisti di mercato prevedono un forte incremento della domanda per i mesi a venire, e questo contribuirà a far sì che un face sharing costi poco più di una vacanza su un pianeta del sistema solare. Mary-jo vorrebbe lineamenti più fantasiosi, occhi a mandorla, pelle rosata, ma non si decide, in fondo alla sua faccia è ancora emotivamente legata.



7 commenti:

Medicineman ha detto...

mandatemi altre istantanee adatte a questi strange days, aggiungerò i brani di seguito.

e.l.e.n.a. ha detto...

non ho letto il post. lo farò.

mi sono fermata all'immagine che ricordo di aver visto ad una mostra sui ritratti nel corso dei secoli alla tate gallery di londra di qualche anno fa.

c'è un'atmosfera di inquietante ieraticità.

elena

matilde61 ha detto...

passo per un saluto e per augurarti tanti auguri , sono ancora in tempo vero? ciao bacio

anonimo ha detto...

urca, adesso leggo tutto! :-) daldivano in sede

anonimo ha detto...

Molto ballardiano, molto "Mostra delle atrocità".

Effe ha detto...

non siamo poi molto distanti da tutto questo, anche per il face sharing

PlacidaSignora ha detto...

Mi piacciono molto Memoria e Il collezionista di attimi fuggenti

:-*