domenica 22 febbraio 2009

bit, beat e il biglietto verde

vacca d


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


(foto di medicineman)


Che io non c'ero mai andato. Perchè mai avrei dovuto andarci? Non è che uno la mattina si alza dal letto, alza la serranda, guarda fuori, vede la signora del palazzo di fronte che batte i tappeti e dice oggi vado a Milano alla BIT. Ah, si la BIT è la borsa internazionale del turismo. Però da un paio d'anni (forse tre, non mi ricordo bene) la medmoglie ha aperto il bed&breakfast. E così un paio di settimane fa mi ha detto che saremmo andati a Milano, ospiti in uno stand di amici. Vabbè andiamo ho risposto io; fai i biglietti ha ridetto lei. Quindi ho demolito 40mila punti dalla mia carta millemiglia per comprare i ticket aerei, effettuato la prenotazione di un albergo che non fosse distante dal polo fieristico, verificato che i transfer fossero umani e compresinelprezzo. Ho visto il mondo, almeno quello che si può vedere attraverso gli occhi, i gesti ed i depliant patinati esposti negli stand. Sabato mi sono messo in mezzo a distribuire i depliant del bed&breakfast, ed ho avuto modo di conoscere un po’ di persone. Molti di quelli a cui allungavo il biglietto verde (beh è verde…) sussurrando “palermo, alloggio al centro storico di palermo” si soffermavano a scambiare quattro chiacchiere. Ho beccato un fanatico dei radiohead, un collezionista di tappi di birra, anziani scarpinatori folli, alcuni che conoscono la città meglio di me, molti che mi hanno detto che Palermo è lontana ma chiedendogli dove sarebbero andati in vacanza quest’anno il più vicino si sarebbe recato a capo nord. Appunto, come mai, e un altro signore me l’ha spiegato, dicendomi che in ogni caso era convinto che il nord fosse più raggiungibile, più umano, più semplice. Poi a lui ho detto se sapeva che la maggior parte dei beni culturali mondiali sta al di sotto di Roma e lui ha risposto che in fondo dei beni culturali non gliene importava poi tanto, la vacanza è tutta in una buona grappa. Ah, ho capito. Un agente di viaggio peruviano mi ha invitato in Perù, e dopo verrà a Palermo, una signora è scappata, un’altra si è messa le mani nei capelli, ho incontrato uno che pensava di avere fatto il militare con me ma non era vero però ci siamo abbracciati lo stesso. Alcuni ragazzi insospettabili hanno detto cose orrende su Palermo, altri sembravano sorpresi del mio invito. Alla fine avevo due piedi arrosto, i polpacci a palloncino, la gola secca. E venticinque chili di sogni gratuiti, stasera butto un po’ di carte .

5 commenti:

anonimo ha detto...

ecchecavoli il prossimo anno avvisa no? ti porto in africa :-)))))(matilde)

anonimo ha detto...

L'ignoranza degli italiani rispetto alle bellezze artistiche è pari solo all'entusiamo delle frotte dei cinesini

e delle loro nikon.


ah il Bel Paese. E cmq lo ammetto, io che ho davvero girato parecchio e sono ritornata spesse volte nello stesso luogo (in corsica ben tre volte, isole greche, eolie anche) ho fatto solo delle 'puntate' in sicilia, un mordi e fuggi che non so spiegarmi.

Ma direi il discorso vale per tutto il sud.

sherasiscusadispiaciutissima

amoilmare ha detto...

e bravo il nostro dottoruzzo beddu! :) sono sempre esperienze divertenti, stancanti ma divertenti.


besos!

matilde61 ha detto...

sicuramente era un alpino del friuli... bisogna capirla certa gente ... e dare dell'ignorante ad un alpino del friuli che parla di grappa ecco si che questa è ignoranza! ignoranza da ignorare, non mi permetterei mai io di dare dell'ignorante a qualcuno....

anonimo ha detto...

ci hai una bella pasiensa, al bit!

ti fai i piedi a cotoletta, un casino!

ma forse con la crisi meno.. però sul giornale non l'ho letto che eri qui :)))

pispa