martedì 13 marzo 2007

the joshua tree e la donna che parlava agli occhiali


Mi sono soffermato davanti alla vetrina, non troppo ingombra a dire il vero, di un negozio di dischi, uno di quelli dove non entravo da anni. Non ci sono entrato lo stesso, non avevo nessuna pulsione particolare per farlo, però in vetrina era esposto "the joshua tree" degli U2, e sotto qualcuno aveva scritto una specie di lapide, "oggi questo cd compie vent'anni". Fermo fotogramma: vent'anni fa cosa stavo facendo? ricordo che avevo iniziato il corso di formazione che mi avrebbe portato a fare quel lavoro che-seppur con modi differenti-sto facendo pure ora, erano gli ultimi giorni di questo corso, e sarei andato al cinema a vedere "la mia africa" in compagnia di una collega; scelta sciagurata, di cui ancora mi pento. Vent'anni fa, alle messaggerie musicali di una grande città del nord, avrei comprato prima di quella serata al cinema proprio il cd che ho citato prima, e l'avrei trovato bellissimo, e con un sound nuovo e potente. Ancora oggi mi provoca sbalzi nei livelli di adrenalina quando lo sento. Mentre guardavo la vetrina e in trasparenza ci vedevo i fatti e i volti di vent'anni prima, mi sono sentito toccare la spalla. "scusi sa che ore sono?". mi sono voltato, senza guardare l'orologio, ed ho incontrato due occhi rossi, due labbra troppo rosse, due narici che tremavano. Probabilmente lui l'aveva piantata, senza dirle niente, e pensare che lei si era messa quel rossetto così acceso, chissà cosa pensava mentre se lo metteva. L'ho guardata meglio, lei girava lo sguardo in giro, come se aspettasse da un momento all'altro l'arrivo di qualcuno che non sarebbe mai arrivato, avrà avuto non più di vent'anni, ed era sull'orlo di una crisi di pianto. Le ho detto l'ora, lei ha abbassato gli occhi e se n'è andata. Cattiva la vita baby, ho pensato. Poi mi sono spostato di un paio di vetrine, ma mi sono soffermato davanti a quella del negozio di ottica: c'era una che parlava alle montature, e le indossava verbalmente; non si è accorta che la stavo spiando, ed ha anche baciato la vetrina proprio dove luccicavano un paio d'occhiali da sole firmati da un noto modivendolo. La donna che parlava agli occhiali, potrebbe essere un buon titolo per un prossimo racconto.

12 commenti:

casalinprecaria ha detto...

mi hai fatto sentire una vecchia. mannaggia a te. 20 anni. quel cd.

io non più.

:-)

amoilmare ha detto...

Vero, ripensando a quelle canzoni mi sento pure io un pò vecchietta...è stato uno dei primi dischi acquistati in cassetta e l'ho praticamente consumato a forza di ascoltarlo. 'With or without you' mi ricorda una scena di tanti anni fa, in vacanza, un distacco doloroso da un ragazzo al quale volevo molto bene..sigh sigh..ora piango :D

e.l.e.n.a. ha detto...

lo vedo bene!

(il racconto, dico)

pispa ha detto...

joshua tree

joshua tree

registrato sui due lati di una c90 e messo in cuffia a tutto volume mentre disegnamo, o nel lettore di Roberto, per farci lavorare a ritmo, come cavalli pompati di adrenalina cantando gli u2.

ecco dov'ero quel giorno lì: stesi sul tavolo da disegno e tutto sparso intorno :)

LadyAllegra ha detto...

Io di solito parlo alle scarpe....sarà grave doc??

:-))

L.A.

Monterey ha detto...

Bello questo flash-back, se penso al cinema mi vengono in mente Il Cielo Sopra Berlino, Bagdad Cafè ed anche Full Metal Jacket. Per la musica beh, oltre al citato, Music For The Masses dei Depeche Mode, Kick degli INXS e ne dimentico sicuramente qualcuno di significativo...

pispa ha detto...

gli eurythmics :)

metallicafisica ha detto...

e io che ieri parlavo del 1979.... e dei "non" ricordi:)


é un bel titolo, med, non fartelo scappare*

ipsediggy ha detto...

med, hai incontrato due tossiche. sallo ;-)


nell'ottantasette uscì anche gods own medicine dei the mission.

sigh..

opi ha detto...

le hai deto"baby"?

Non ci credo.

Medicineman ha detto...

opi, leggi, l'ho pensato

opi ha detto...

azz! non l'hai detto?

non c'hai avuto il coraggio, baby?