sabato 24 febbraio 2007

intervista

monoscopio2


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


La telefonata era stata singhiozzante ed incomprensibile. Colpa di wind, aveva risposto il mio interlocutore quando gli avevo detto che lo sentivo a tratti e brandelli.


Però aveva pronunciato il nome di una buona conoscenza comune, grazie ho pensato, grazie a te che ti interessi alla promozione del sottoscritto.


Ci vediamo sabato, sai dov’è la palestra Corpo Stellare? Si , si la conosco avevo risposto io. Abbiamo una sigla cantata da Peppe Baldo e Maria La Venera, sai chi sono no? I famosi presentatori, capisci, ci lanciano loro.


A sentire quei nomi che puzzavano di cadavere anche attraverso il cellulare io mi ero insospettito, ma continuavo ad ascoltare. E di che ti occupi tu, ci possiamo dare del tu vero? Io sono Pino Petrilli, mi conosci, vado spesso in tivvù, vedo pochissima tele avevo risposto io, comunque è un talksciòv aveva continuato lui, ti vedranno un sacco di persone, ah mi dice ora il mio colega qui, ma tu de che te ocupi? Io? Io mi occupo di scrittura. Si ma che scrittura? Ho scritto un libro. L’hai scritto tu? Allora porta stò libro che gli facciamo publicità.


 


Sono andato all’appuntamento, in qualche modo bisogna promuoversi, che se no l’editore brontola, e magari si vende anche qualche copia in più.


Ah non l’avevo riconosciuto, lei è lo scrittore? Meglio che si è dimenticato che al telefono ci siamo dati del tu, ho pensato io vedendo il bravo presentatore con cui avrei registrato l’intervista.


Una mezza pazza si è avvicinata, tu sei l’amico di xxxxxx, si ho detto io, ah bravo io sono la moglie del tastierista (e che me ne frega del tastierista ho pensato io), guarda qua la scaletta, ti toccano tre minuti, sei il primo. Va bene, così me ne vado subito ho pensato io. Ho pensato pure intervista culturale in tre minuti, pillole euchessina di letteratura.


Senta, me le prepari lei tre-quattro domande, così non ci incasiniamo al momento dell’intervista, ha detto il bravo presentatore, non mi incasino mai ho detto chiaro e forte affinché mi sentisse, io ci lavoro, con la parola scritta e parlata, stia tranquillo.


Nel frattempo un tizio dal sesso indefinibile e con un pronunciato strabismo schizoide stava cercando di sistemare dei pannelli sullo sfondo, con il nome della trasmissione scritto sopra, ma nonostante chili di nastro adesivo, gridolini e buona volontà, i pannelli restavano storti.


Ad un certo punto il tizio dal sesso indefinibile ha decretato che era storto il cavalletto della telecamera, ed ha tentato di raddrizzarla, però si è preso il cazziatone dell’operatore, un masculazzo grosso come un tir, che vedeva messa in grave pericolo l’integrità dell’attrezzatura. Allora vado a provare, ha detto il tizio dal sesso indefinibile, e si è messo a cantare sulla base che aveva portato lui, una voce insospettabile mi sono detto io, ma le canzoni facevano schifo, o forse sono io che non ne capisco di musica asessuale mi sono detto.


Poi sono arrivati i bambini. Nella scaletta c’era anche l’esibizione di un gruppo di bambini praticanti un tranquillo sport per niente violento, il full-contact.


Il bravo presentatore ha indottrinato i bambini su come dovevano fare per essere telegenici, simetria ce vole simetria ha detto ai piccoli lottatori marziali, corpiteve tre vorte ciascuno e guardate in camera mentre lo fate. L’istruttore di full contact ha bestemmiato ed ha abbandonato la sala, non se n’è accorto nessuno, neanche i bambini, ai quali puzzavano inequivocabilmente i piedi.


E certo, uno sport che si fa a piedi nudi, poi se non te li lavi, quelli poveretti, puzzano.


Intanto io mi sono seduto, a guardarmi tutto il movimento della preparazione del circo, pardon del talksciovv, ed ho anche preparato le domande che volevo che il bravo presentatore mi facesse.


La mezza pazza ogni tanto veniva a controllare che fossi ancora lì e poi mi ha detto sta venendo la psicologa dello sport, la conosce, fa un sacco di tv pure lei. Con la mia solita faccia di merda le ho chiesto che marca di tv producesse la pissicologa dello sport, ma la mezza pazza non ha capito.


E’ entrata nella sala della palestra, dove tutti tranne me erano sudati per il gran daffare nel creare il niente, la pissicologa dello sport, e mi sono detto ma guarda pure qua viene a battere il palcoscenico questa qui. Siccome al bravo presentatore al vederla gli si sono accelerati tutti gli ormoni è subito andato a salutarla, e quando le ha chiesto che domande voleva che le facesse quella ha detto faccia tutte le domande che vuole, tanto io parlo di pissicologia applicata allo sport.


Poi lei gli ha detto con un sospiro pornografico che aveva tanta ma tanta voglia di fare televisione, e si è capito subito che il bravo presentatore aveva tanta ma tanta voglia di farsi quella che aveva tanta voglia di fare televisione, e infatti le ha detto cara appena finiamo la registrazione fermati pure che parliamo, anzi io parto domani che fai stasera a cena. Mi veniva troppo da ridere e così ho fatto finta di non avere sentito il loro colloquio erotico, ed ho risposto ad una bambina, figlia di non so chi, che mi stava chiedendo da mezzora di chi era il libro che avevo in mano. Il libro è mio le ho risposto, ma non c’è il nome scritto dentro e nemmeno che classe fai tu mi ha detto lei. Logica fulminante. Allora le ho spiegato che il libro lo avevo scritto io e quella senza scoraggiarsi mi ha tirato un altro calcio sotto la cintura dicendomi ma come lo hai scritto tu e i numeri sulle pagine e tutte queste parole scritte a stampatello ma che hai una penna speciale per scriverle e la copertina te l’ha fatta la maestra col collage e poi l’hai incollata tu?


Non ho avuto il coraggio di mentirle ancora e le ho detto, per farle mollare la presa, che il libro l’avevo comprato in libreria. E’ parsa tranquillizzarsi e se n’è andata da qualche altra parte.


Intanto la pissicologa dello sport si è venuta a sedere vicino a me e mi sono accorto che aveva le mutande bianche, e che forse quel brandello di jeans che aveva messo sopra era di qualche misura più piccolo del necessario, oppure era una minigonna ascellare. Forse la seconda, oltretutto guardandola meglio mentre anche lei mi chiedeva se il libro che avevo in mano l’avevo fatto io mi sono accorto che aveva una magliettina probabilmente rubata alla sorellina più piccola e le sue povere tette della quinta misura la stavano strappando per quanto ci stavano strette, nella t-shirt pediatrica nera. Si il libro l’ho scritto io e che genere di libro è ha detto lei, sono racconti brevi ho risposto, minchia bellissimo ha detto la pissicologa dello sport, non li sopporto i libri che si devono leggere tutti, del tuo libro se ne legge un racconto quando se ne ha voglia, stavo per dirle quando vai al bagno per fare la cacca ma mi sono trattenuto che se solo la poverina aveva qualche difficoltà se lo poteva leggere tutto e allora non l’avrebbe sopportato.


Forse pensava anche che facendomi vedere che le mutandine erano bianche le avrei regalato il libro che lo stava carezzando e rigirando da un pezzo ma io sono materialista e mi sono ripreso il libro oltretutto dovevo parlarne durante l’intervista del bravo presentatore che l’aveva invitata a cena.


Cominciamo cominciamo hanno detto tutti ad un certo punto, e il bravo presentatore ha provato alcuni movimenti per incontrare il bravo scrittore davanti all’occhio obiettivo della telecamera ma non ne funzionava nessuno allora gli ho detto all’orecchio senta lei si fa la sua introduzione dopo io mi alzo le vengo incontro ci salutiamo e ci andiamo a sedere lì a quel tavolino, mi pare più naturale che gliene sembra e lui ha detto bravo perfetto va bene facciamo così.


Ha svalangato cazzate a profusione durante la presentazione del programma che stava iniziando incartandosi sul fatto che alle nove della sera le casalinghe romane che vedevano quel determinato canale satellitare si sarebbero divertite un casino con la cultura e con lo sport e lo spettacolo, e il tastierista marito della mezza pazza gli ha gridato ahò pino ma che cazzo stai a ddì che alle nove di sera del sabato c’è la partita in diretta e non lo dire più care amiche che sono le nove di sera dici care amiche e basta. Al bravo presentatore gli si sono avvampate le orecchie, rifacciamola allora ha detto.


 

19 commenti:

pispa ha detto...

ma quel libro l'hai scritto tuuu?

sò arimasta corpita aò :)))

Monyka ha detto...

Un caro saluto e buona domenica!

amoilmare ha detto...


Già sai :)


Esilarante dottò, esilarante..

ipsediggy ha detto...

med, sei un buttano, sei..

e, lasciatelo dire, frequenti proprio della brutta gente..


(che marca di tv producesse!!!)

:-DDD

anonimo ha detto...

Medicineman multimediale.

mauro

Medicineman ha detto...

pare che questa commediola andrà in onda sul canale 865 di sky, giorno 28 intorno alle 21. Non mi vedrò, non ho sky, ma se qualcuno vedrà, che racconti pure :-)

opi ha detto...

per reggere er ritmo, la prossima volta vacce 'mbriago, come faceva bukowschi, mad!

anonimo ha detto...

ioccellò scai

Medicineman ha detto...

e allora, mauro, taliatillu e poi mi cunti. A proposito di cunti, ma a piazza nenti amu a cumminari?

ciau.a.

casalinprecaria ha detto...

vorrei un rvm di questa "intervista barbarica".

Soulboarder ha detto...

Strepitoso chiedere "di che marca" a chi dice di far tanta tv!
Poi l'unica "orientata" mi sembrava la bambina con la sua logica al vanadio: io quella bambina la vorrei come figlia perché nella vita non la fregherà nessuno! ;-)
La funzione diuretica del libro poi è comprovata (mi meraviglio di lei, dott :-)
Sa, quando sento parlare di "artisti" in televisione mi viene sempre da chiedermi come si potrebbe oggi definire Caravaggio! ;-)))
A proposito (di che esattamente?) c'ho la febbre...che faccio mister Medic? (ecco, è la febbre a farmi sparlare... ma lei mi ha fatto ridere tanto! :-))
Aloha

LadyAllegra ha detto...

Post fantastico Med!!

Pensa se non ci fossi andato....ti saresti perso tutto questo!

:-))

L.A.

ranafatata ha detto...

Guarda che frequentare certi ambienti fa male alla salute, med! Roba che poi ti tocca azzannare una tavoletta di cioccolata come antidoto... (coi puntini di sospensione)

e.l.e.n.a. ha detto...

sottobosco catodico...


(e pensa che tu ci sei stato per pochi minuti e questi ci vivono in questo teatrino...)

anonimo ha detto...

Caro Antonio, il direttore della biblioteca comunale m'ha dato impressione, tempo fa, di una certa freddezza. Sto cercando di capire se è solo una sensazione oppure no.

L'altro locale ha perso il 50% dei posti a sedere. Potremmo pure tentare lì, ma preferirei in biblioteca per biechi motivi di visibilità.

mauro

ondafrangente ha detto...

Eheheh a parte la solita arroganza dell'uomo di cultura ;) ...

potresti inserirlo nel tuo prossimo libro di racconti, questo post!

Ciaociao

Francesca

notimetolose ha detto...

Ti stai facendo un cumulo di esperienze interessanti. Avrei pagato er vedere quel circo Barnum con te al centro dell'arena. Ma me la sono goduta anche leggendola.

Intanto metto su la pentola, marzo è alle porte. Attendo telefonata.

anonimo ha detto...

Carissimo, sull'865 di sky ho seguito Luis Velasco e i suoi incomparabili tarocchi. Poi certe signorine hanno iniziato a dimenarsi e non m'è sembrato il caso di trattenermi oltre.

Sicuro fosse proprio oggi e proprio il canale 865?

ilmiomomento ha detto...

ciao, guarda,guarda che coincidenza. Ho appena finito di leggere i due libri che mi hai regalato e ti ritrovo quì. In bocca al lupo ( alla faccia degli animalisti). Claudio