venerdì 6 marzo 2009

piccoli particolari e una buona frittura

isola delle femmine brutta giornata


 


 


 


 


 


 


 


 


 


(foto di medicineman)


Che per fare una buona frittura, non è necessario essere grandi cuochi. Affatto, basta conoscere la chimica. Certo è un po’ più difficile, però io la conosco. Lo so, non è sufficiente fare una bella frittura croccante, evitando di inondare la casa di fumo ed evitando i sapori di bruciato per essere stimati e rispettati, ma può essere un buon punto di partenza. Ah, l’olio non deve fumare, perché quando l’olio inizia a fumare significa che la temperatura è salita troppo, e quando la temperatura sale troppo si formano le acroleine. Che alla faccia della parolina che finisce in ine non sono per niente sostanze carine.

Chiedete al fegato, per conferma.

E che le cose non siano sempre come sembrano lo si può dedurre anche dal nome di quest’isola. Che si chiama Isola delle Femmine, ma che con le femmine non ha assolutamente niente a che vedere.

Però, se chiedete agli indigeni che abitano nel piccolo borgo marinaro che sta sulla terraferma, vi racconteranno delle storie orrende, alcune strappalacrime, altre in cui tenterete di provare ad immaginare il cinico destino cui furono destinate delle povere donne portate lì dai mammalucchi. Falso, tutto falso. Sull’isola non ha mai vissuto nessuno.


Stasera, dopo che finalmente sono riuscito a parcheggiare la macchina, mi sono accorto che comincia a fare buio più tardi; non si direbbe, proprio non si direbbe visto che il clima è ancora orrendo e fino a oggi ho incontrato pioggia mista a nevischio e temperature polari andando in giro per la Sicilia. Non si direbbe che l’inverno sta per finire, e che finalmente la luce darà nuovamente dignità al pomeriggio.

E poi, dopo aver fotografato l’isola, ho visto un aereo passare basso, diretto a Punta Raisi. Così per provare, l’ho fotografato. Lì per lì ho pensato se qualcuno su quell’aereo sapeva che a poche centinaia di metri qualcun altro lo stava guardando.

aereo e kitesurfer
















 (foto di medicineman)


 Però a casa, quando ho riversato la foto sul computer, mi sono accorto di un piccolo particolare che mi era sfuggito. Già, guardando le cose grandi, spesso le piccole sfuggono. C’è un kitesurfer, in basso a sinistra, nonostante la giornata terribile, probabilmente si è divertito un sacco.

dettaglio


























(foto di medicineman)


L’Isola delle Femmine non ha nessuna valenza metaforica, no non c’entra niente con l’8 marzo, anzi.

1 commento:

matilde61 ha detto...

e se usi la farina di riso (non integrale m raccomando) vedrai che frittura!!! e il tuo fegato ringrazierà!