mercoledì 5 novembre 2008

black is back



 


 



 

4 commenti:

pispa ha detto...

eh, da noi ritorna il "nero-merda", mica siamo in America!


stasera ho ascoltato la telefonata dalla segreteria di forza nuova, dove minacciano chi si è occupato del video, fino alla terza generazione, statevi attenti eccetera.


poi il video delle telecamere che hanno ripreso il gruppo di gente entrata a rai tre.

si sa nulla? si vedevano bene in faccia ma li hanno resi irriconoscibili coni pixel.


e stasera Don Antonio si lamenta delle giornaliste dark di rai tre (una!)

e Don Silvio dei programmi di intrattenimento che parlano male di loro, poveriiiiiniiiiii!


ecco, questi qui, fuori dai coglioni, fuori subito.

dalla politica, dalla vita pubblica.


e in galera, mandanti ed esecutori!

lo facessero?

Medicineman ha detto...

la telefonata l'ho ascoltata pure io, ma minacciavano anche cani gatti canarini e pesci rossi. Ovviamente è una telefonata fasulla, ma che si stia tentando di alimentare una nuova strategia della tensione mi pare chiaro. Anche aver tirato fuori il Gran maestro Unico fa parte di questi giochetti (che chissà da chi vengono, non fanno certo un favore al nano catodico).

amoilmare ha detto...

allora, inizio in maniera frivola. tra obama e hamilton non saprei chi scegliere.. god bless them. riguardo a noi, abbiamo solo da imparare. e quanto stride quel terzo filmato con le immagini di cambiamento che hai messo sopra, mamma mia. anacronistico quasi.

sherazade2005 ha detto...

No comment.

IN forte rialzo nell'immaginario collettivo delle genti lo stereotipo - che per qualche momento avevano dismesso - dell'italiota canterino, imbroglioncello e...acchiappone.

Obama? Vorrei valutarlo come persona e NON per il fatto che è il PRIMO presidente nero.

Cosi' come se fosse stata la Clinton (Palin mai!) non per il fatto di essere una anomalia nella consuetudine.

Barak ha vinto non perchè nero ma in quanto le stesse lobbies che hanno costituito la forza determinante della sua elezione hanno sentito la necessità di dare un forte segnale di cambiamento.

L'America oggi è in ginocchio c'era bisogno di una rottura forte che la Clinton non poteva trasmettere.

poi vorrei aggiungere...no,


sherasalutaeringrazia