lunedì 7 maggio 2007

c'è sempre da imparare (anche se il volo non è in ritardo)




C’è sempre da imparare. Vero. Come oggi, in aeroporto, solito stato di coscienza semiliquida.

Due ragazzi con profonde occhiaie chiacchierano , uno dice all’altro “il volo è preciso, si parte all’orario”. Vero, preciso può essere più efficace di puntuale, me la sono segnata.

Poco dopo, bighellonando lungo le vetrine degli shop vicino gli imbarchi, altri ragazzi parlano ad alta voce, gesticolando con almeno due telefonini in mano.

“e dove lo fa il trattenimento?” chiede quello basso con il chiodo di pelle marrò, “al villa niscemi” risponde quello magro con la felpa rosanero “lo sai dov’è, tutte cose lì fa, si sposa e gli invitati non se ne vanno. E’ un matrimonio politico non ci vanno in chiesa prima”. Giusto, se un matrimonio non è religioso non può essere che politico.

Dentro la carlinga semivuota del fokker 100 che mi porterà a Napoli una tizia dalle tette a forma di spremiagrumi informa la mamma che ora partono, che ci manca poco, che non si deve preoccupare perché l’aereo pare nuovo. Poi la hostess, una con la faccia da sfigata e l’orlo della gonna un po’ scucito, le dice di spegnere il cellulare, ma la tizia cincischia, e nel suo manipolare il telefonino lo fa suonare di continuo, e mi accorgo che attaccato ha ancora il miracoloso magnete a forma di coccinella che doveva garantirci la salvezza dal tumore al cervello indotto dalle onde elettromagnetiche.

(chissà cosa ha inventato di nuovo il furbacchione che si è fatto i soldi lucrando sulla paura delle tecnologie.)

Siccome la tizia con le tette a forma di elettrodomestico non riesce a spegnerlo, la suora seduta di fianco a lei smette di sgranare il rosario e le dice “signorina stacchi la batteria”; la signorina fa la faccia ebete, che le viene benissimo, e porge il telefonino alla religiosa, che prontamente lo esorcizza, riconsegnandoglielo in due pezzi, ammutolito.

“poi quando scendiamo me lo ripara vero?” piagnucola la ragazzina dalle tette strane, mentre la suora butta gli occhi al cielo, ora si preme il braccio per fare uscire la vena e farsi una pera, penso io, e ringrazio la giovane funzionaria del check-in di cui ho notato la graziosa trecciolina fermata da elastico verde fosforo di avere accettato la mia querula pretesa di stare da solo, anche in ultima fila.

Che se devo fare il guardone dell’umanità, meglio che sto solo, anche per non annoiare altri passeggeri con le mie banalità, o con l’ostinato leggere il libro senza cagarli punto.

Durante il volo rifletto sul fatto che anche che tutte le storie finiscono, è vero, anche se quelle impossibili paiono durare sempre più del ragionevolmente preventivabile, ma c’è sempre da imparare: finiscono .

Adesso, nella camera di albergo con vista in technicolor sul golfo di Napoli, mentre scrivo questi appunti prima che cominci la riunione, la tv accesa su videomusic manda la pubblicità: un noto stilista frocio prende la scusa di dare un passaggio su una utilitaria rossa ad una femmina dalle labbra rosse e ali da aquila e poi la slinguazza mentre guida. Ma non era notoriamente frocio? Giusto, c’è sempre da imparare, anche da mtv.

18 commenti:

katiuccia ha detto...

C'è sempre da imparare, verissimo, me lo dicono sempre... dicono anche che nei preconcetti c'è sempre un fondo di verità, dicono... boh, credo più che altro che le notorietà fanno sempre comodo, il cervello mette lo screensaver e si riposa... non è male, pensandoci.

anonimo ha detto...

A me francamente quella pubblicità fa impressione. Stefano Gabbana è, o meglio è stato, un bellissimo uomo però secondo me i gay "conclamati" non dovrebbero baciare le donne alate. Brrrrrr! (f.to Ombraserena non loggata)

e.l.e.n.a. ha detto...

le tue "lezioni di volo" tracciano delle scie interessanti...

casalinprecaria ha detto...

"Che se devo fare il guardone dell’umanità, meglio che sto solo, anche per non annoiare altri passeggeri con le mie banalità, o con l’ostinato leggere il libro senza cagarli punto." giusto!

c'è sempre da imparare. è vero.

per esempio che le persone dicono sempre le stesse cose, anche se gli aerei non sono in ritardo.

:DDDDD

amoilmare ha detto...


Mad world..mi verrebbe da dire. Sembra una vetrina di varia umanità, spunti per riflessioni filosofiche che probabilmente ci rendono migliori (?). E comunque si, tutte le storie finiscono, ed anche da una fine c'è sempre da imparare..

anonimo ha detto...

sicuro di essere l'unico guardone?

magari sul palcoscenico scrutato da qualcun altro ci sei anche tu!

bigtime ha detto...

Guardalo meglio, lo spot. Quell'angelo non è donna ;-)

E' il bello di quello spot: ambiguissimo...

ranafatata ha detto...

Ciao, med! Sono tornata. La mia esegesi esistenziale è sempre "in progress" e i miei dubbi lievitano come pasta di brioche. Temo che finirò per sprofondare nel loro colloso e gonfioso abbraccio. Che fare?

pispa ha detto...

come mi piace il quadro che hai scelto med, è una delle più belle immagini del luogo, credo :)

matilde61 ha detto...

e avrà cambiato gusti no? :-)

ipsediggy ha detto...

ti svelo un segreto, med: la sise della stelefonata sono finte, la suora è finta, il fokker è finto, gli sbarbi in aeroporto sono finti, la ragazza colla trecciolina è finta, la camera d'albergo è finta e il golfo di napoli è finto.

ma se spengi la tele tutto tornerà ad essere vero, suora inclusa purtroppo..

ilianetto2 ha detto...

Dottore, lei è sempre, o quasi, nel giusto: c'è sempre da imparare! D'altronde ti ricordi il detto, non so di chi, ma sentito da mio fratello " chi sa che non sa, sa, non sa chi non sa che non sa!" Chiaro, no???

Ciao, a presto davvero, stavolta. Ilia

Medicineman ha detto...

*cp: a me ti riferisci?

*amoilmare: ne sai qualcosa?

*anonimo: se qualcunaltro ha descritto un guardone volante...sono io! :-)

*bigtime: no! no! oh no!

*ranafatata: uhm...cure salsoiodiche??

*pispa: verovero!

*matilde: fatti suoi no?

*ipsediggy: beh, era vero

*ilia: ciau :-)

amoilmare ha detto...

No med, parlo solo per sentito dire ;)

bigtime ha detto...

oh, sì! sì sì! :-))

rosarioarena ha detto...

eh si, l'aeroporto è meglio dello zoo, lì almeno gli animali sono liberi!

per quanto riguarda il gabbana, poverino, si illude di essere ancora trasgressivo!!!

opi ha detto...

bel pezzo.

la gente è strana.

Medicineman ha detto...

*opi: la gente siamo noi :-)