domenica 10 settembre 2006

Piera e la moto



Ho aperto il giornale sabato scorso, il giornale locale, quello che non compro quasi mai perchè ne preferisco uno a tiratura nazionale che ha anche l'inserto locale.
Ho visto la pagina dei necrologi, e pochi minuti dopo ho preso una decisione. Ho pensato a quante volte Piera ha programmato o rimandato un acquisto futile, guardando il futuro e il conto corrente coi suoi occhi chiari. Ho capito che per certe cose non va bene dare tempo al tempo, perchè un tumore  si è rosicchiata Piera in sei mesi. Il giorno dopo ho riguardato la lista che avevo creato, e sono andato dal concessionario a comprare quella che era in cima alla lista, quella che nel mio management da buon padre di famiglia avevo messo proprio all'ultimo. Non si può mai sapere cosa pensa la Signora Morte, ho comprato la moto più costosa, così non potrò dire ah se me la compravo prima.

5 commenti:

pispa ha detto...

insomma, hai fatto bene, oh :)

anonimo ha detto...


Niente come il senso della morte ci permette di "fermarci" un attimo e di percepire la vera essenza delle cose...

Lascio delle parole che mi accompagnano da tanti anni e che amo molto; il tuo racconto me le ha fatte ricordare.



Mi dice la mia casa:

"Non abbandonarmi, il tuo passato è qui".

Mi dice la mia strada:

"Vieni, seguimi, sono il tuo futuro".

E io dico alla mia casa e alla mia strada:

"Non ho passato, non ho futuro.

Se resto qui, c'è un andare nel mio restare;

se vado là c'è un restare nel mio andare.

Solo l'amore e la morte cambiano ogni cosa.

(Kahlil Gibran)


A presto. Dea



anonimo ha detto...

ho beccato un virus sul portatile, e devo chiedere asilo per postare. ecco perchè vado a rilento. speriamo che le cure antivirali facciano effetto.

rosarioarena ha detto...

dopo che la fatal signora ti cammina a fianco, passo dopo passo, strappandoti quello che hai di più caro al mondo, questo concetto ti rimane impresso come un marchio sulla carne.

cilvia ha detto...

fatto bene!!!

ciao silvia