martedì 19 ottobre 2010

non aprite quella porta


Non apritela. La porta che conduce al focolare, all'angolo intimo e privato delle famiglie italiane.



Potreste trovarci, dietro una rispettabile facciata, fatta di lavoro e domenicale preghiera, il mostro.



Non solo l'orco, anche la strega, il molestatore, l'incestuoso, il pervertito.



Uomini violenti, donne succubi, per paura, per debolezza, per mancanza di coraggio.



Dentro ogni casa vige il patto familiare, quello che succede e' permesso, e non va raccontato all'esterno.



Il popolo, quello che si abbevera avidamente alle notizie vomitate quotidianamente dai media sui delitti domestici, il popolo ascolta, legge, approfondisce, cerca contatti con la propria realta' familiare.



Cerca la faccia del vicino, del conoscente maiale, del parrino porco, della signora cosi' perbene ma cosi' buttana, guarda cos'ha combinato.



Non aprite quella porta, i vermi escono dalla putrefatta realta'familiare e si riproducono.



Ma, si sa, i media campano di pubblicita', non di verita'. E lo spettatore-consumatore, dopo essere stato destabilizzato dall'orrore quotidiano, cerchera' linimento alla propria angoscia nel consumismo.

 



I morti ammazzati sostengono il pil.


2 commenti:

margheblack ha detto...

amaramente ti dico che hai ragione, la gente ha così tanti problemi che riesce a distrarsi solo pensando a drammi più grandi dei propri, come a dire al peggio non c'è mai limite...

cumino ha detto...

Sono d'accordo. E  mi fa piacere che non diserti del tutto il blog. :)