giovedì 2 gennaio 2014

notte di capodanno

Zanna rotta era nervoso, aveva sentito lamenti, e ora insieme al branco stavano cercando nel bosco. Nel cielo, lampi di luce e boati, ma non preannunziavano pioggia o neve. Sono gli umani che si divertono, gli aveva detto una volta sua madre, la grigia,molto tempo prima. Che modo di divertirsi, aveva pensato zanna rotta, a fare tutto questo rumore si spaventano tutti gli animali, e si rischia il fuoco nel bosco. Zampe storte, il cane che gli umani avevano lasciato l'estate prima nel bosco aveva le orecchie tese e correva tutto storto, voleva arrivare prima di zanna rotta e del suo branco di lupi, aveva un presentimento. Poi li videro, i cuccioli d'uomo, nascosti sotto una roccia, nel muschio. Piangevano e si tenevano stretti. Orecchio mozzo si leccò i baffi, e un filo di bava pendeva dalla mascella. Il branco di cani e lupi si fermò a guardare, mentre nel cielo i fuochi non terminavano. Il primo a parlare fu orecchio mozzo, ce li mangiamo questi cuccioli disse ansimando. Zampe storte si irrigidì, lui non avrebbe mai potuto mangiare un cucciolo d'uomo, un bambino come quelli che giocavano con lui quando era pure lui un cucciolo. Nel bosco, non molto lontano, una donna aspettava che venisse la morte a prendersela, o che qualcuno la ritrovasse. Si era ormai dimenticata dei bambini e del motivo per cui li aveva abbandonati, c'era freddo, molto freddo, solo a questo pensava. Zanna rotta scoprì i denti, nessuno toccherà i cuccioli d'uomo, o dovrà vedersela con me, che sono ancora il vostro capo. Gli altri animali indietreggiarono, mentre zampe storte si avvicinò ai bambini che si erano addormentati stretti l'uno all'altro e si accucciò al loro fianco, ossa contro ossa, cuore contro cuore, per ripararli dal freddo di quella notte strana. Allora coda corta, la sua compagna, prese in bocca un guantino, perso dai bambini, e lo portò al sentiero, che non era distante; passeranno gli uomini e lo vedranno, e verranno da questa parte a cercare i cuccioli d'uomo, disse poi a zanna rotta. Sentirono voci che chiamavano, poi fasci di luce tra gli alberi. Arrivarono degli uomini, molto vicino al branco dei lupi e dei cani. Andiamo via, disse zanna rotta, e gli animali strisciarono tra i cespugli, fermandosi sul crinale della collina, e videro uomini grandi che prendevano in braccio i cuccioli d'uomo. Il sole stava per sorgere, andiamo via, disse di nuovo zanna rotta.

4 commenti:

sherazade ha detto...

Una bella favola perfettamente in linea con Walt Disney (e non vuole essere un'offesa).

Ciao Anto' quanto co' scemi gli uomini adulti che si divertono con botti tanto grandi facendosi pure male quando non troppo lontano botti e morte vanno abraccetto tutti i giorni.

sherabuonannoechenoicelacaviamo

e.l.e.n.a. ha detto...

un racconto "di natale" caldo e sapiente.

(ci diranno forse un giorno cosa sia successo, ma oggi, visto che i cuccioli d'uomo non hanno più né freddo né paura, mi piace pensare che sia davvero andata così).

buon anno, med!

Medicineman ha detto...

la storia è scomparsa dai telegiornali abbastanza in fretta, probabilmente lo status economico dei protagonisti ha pagato un calo di sipario forzoso, ma quel che è successo è veramente inspiegabile. E allora mi sono inventato questa storia un pò Kipling un pò Walt Disney, come dice Sherazade. Tutto qui. E grazie per gli auguri Elena,che ricambio.

sherazade ha detto...

siamo in quaresima passiamo oltre?

sherazadesibattalafiacca