domenica 16 ottobre 2011

Carnage, ovvero il difficile mestiere di fare il lavoro degli altri




se uno vuole fare il mestiere di un altro, è giusto che ci pensi bene...ho visto ierisera "carnage", il nuovo film di Roman Polanski. I presupposti per una storia divertente e scomodamente attuale c'erano tutti: due famiglie, di diverso reddito e posizione sociale, si incontrano in un appartamento (dei meno ricchi) per dirimere la scomoda faccenda di una lite tra i figli, undicenni ma già abbastanza agitati, lite nella quale il ragazzino della coppia più sfigata subisce la perdita di due denti e tumefazioni sparse in faccia. Il film si svolge tutto dentro l'appartamento, e onestamente dopo la prima mezzora lo spettatore si immagina già come andrà a finire. La storia è sicuramente più adatta ad una trasposizione teatrale, ma al cinema annoia, e a questo punto spiego la faccenda del mestiere degli altri: Polanski, probabilmente tediato dalla lunga detenzione in Svizzera, voleva divertirsi e divertire con una pellicola divertente, che satireggiasse sul costume contemporaneo (iperprotettività delle famiglie, tensioni di coppia, lavori che invadono il privato etc.) ma non ha il mestiere di Woody Allen, a cui chiaramente voleva rubarlo. Poteva benissimo durare venti minuti, invece dell'ora e mezza abbondante che ruba allo spettatore, e sarebbe stato sicuramente più divertente. Jodie Foster è sprecata, ingessata nella parte di una madre frustrata che vorrebbe agire più di quanto non faccia, e gli altri sono automi, spinti stancamente dal copione. Conclusione, risparmiatevi i soldini del biglietto, e se proprio non potete fare a meno dell'ultima opera del signor Polanski, la noleggerete a tempo debito. Voto: 5 e mezzo, voto di mia moglie, 3.


2 commenti:

e.l.e.n.a. ha detto...

se posso aggiungere: col senno del poi ci si chiede perché davvero la coppia più ricca non se ne vada, come era nelle sue intenzioni, dopo i primi 5 minuti e invece rientri alquanto inopinatamente e goffamente (dal punto di vista della sceneggiatura) nell'appartamente per produrre quell'ora e un quarto di innaturale isteria collettiva.
a parte il fatto che mi sembrava una di quelle sit com "tirate" e sempre sopra le righe. ad un certo punto mi sarei aspettata persino di sentire le risate di sottofondo, dopo ogni battuta "telefonata".

Medicineman ha detto...

@elena, vero. Anch'io pensavo che sarebbero andati via e poi, con una scusa, o col teppistello, ritornati. Mi domando come abbia potuto trovare i fondi per la produzione di una pellicola così stupida.