venerdì 22 aprile 2011

la fine del mondo, domenica a mezzogiorno


Le folle oceaniche del ventesimo secolo erano ormai un ricordo. Spesso, si sedeva nella sua poltrona bianca, accendeva il televisore a  schermo virtuale gigante, e rivedeva con enorme nostalgia le piazze piene, riascoltava i cori, gli applausi, la vibrazione che si propagava dalla folla fino a raggiungere la finestra dalla quale si compiaceva, leggeva, declamava, salutava, benediva le folle. E le colombe bianche, che volavano via incerte e spaventate.

Quella domenica, la piazza era semideserta, solo gli uomini della sicurezza, alcuni curiosi capitati lì per caso, una pattuglia di turisti tedeschi, di cui due omaccioni vestiti alla moda tirolese, un paio con giubbotti di pelle già brilli, uno con una t-shirt sulla quale campeggiava il faccione equino di Michel Schumacher.

Il consigliere, accanto a lui dietro la finestra aperta, da dietro la tenda mormorava tenendosi il volto tra le mani “la fine del mondo, la fine del mondo…”

L’uomo con le ciabatte rosse serrò le mascelle ruminando qualcosa d’incomprensibile, poi chiuse la finestra, si calcò la papalina sul cranio lucido, si ritirò nel suo ufficio.

“Lasciatemi solo”, disse ai suoi collaboratori. Il Papa aprì il cassetto del secretaire, prese la chiave della cassaforte, e scese le scale fino alla Cappella Sistina. Spense le luci, aprì il forziere che conteneva il tabernacolo, scostò il calice con le ostie consacrate, premette un grosso pulsante rosso.

“La fine del mondo, e così sia”, mormorò il Papa.

Dalle stazioni spaziali orbitanti, si vide un fiore di fuoco sbocciare sulla terra, poi tutto fu spazzato via dall’onda d’urto.


 

2 commenti:

sherazade2005 ha detto...

Grazie del passaggio, Grazie soprattutto degli AAAuguri che ricambio.
Mia da sempre l'esortazione di una 'carnivora all'acqua di rose che certamente NON si unisce alle carneficine pasquali e/o natalizie.

[IMMAGINE]

sheràbientot

ipsediggy ha detto...

come sempre grandissimo!!

(non il papa ;-)