domenica 18 ottobre 2009

figghia di buttana



(immagine di aapo rapi)



Era arrivata in reparto in condizioni disperate, affetta da  insufficienza renale acuta, causata da una infezione non curata. L’accompagnava una vecchia, dai capelli color ruggine tutti arruffati, lo sguardo perso, rispondeva solo sì e no. Scoprimmo presto che la vecchia era la madre della donna ricoverata. Si piazzò sulla sedia a sdraio lurida che si era trascinata dietro e non si mosse più dal letto della figlia.

Avevo domandato al tipo che l’aveva portata, praticamente trascinandola, in ospedale, se lui fosse un parente, ma quello aveva risposto no, e poi, schifato, aveva detto “e che sono parente di una buttana io?”.

Come si chiama, gli avevo chiesto. Mimma, aveva risposto quello. Mimma come? Mimma la buttana aveva ribattuto il tizio. Ma non ce l’ha un cognome, avevo insistito. Non lo so, nel rione la conosciamo tutti così, Mimma la buttana.

Una buttana. Alla via Montegrotte la conoscevano tutti, andava via appena il sole tramontava e tornava a casa, se ci tornava, a giorno fatto, si chiudeva in un magazzino lurido, la madre metteva una sedia davanti alla porta e restava lì tutto il giorno, ad intossicarsi di smog e sigarette. Avevo provato a chiedere alla vecchia altre informazioni, ma era inutile, quella il cervello se l’era fottuto molto tempo prima, rispondeva sì se le si chiedeva se aveva sete o fame, rispondeva no a tutte le altre domande, non rispondeva per nulla se la si interrogava sulla vita della figlia, o su dove abitassero, o su cosa facessero per sostentarsi. Allertammo i servizi sociali, Mimma non aveva parenti in città, una sorella conduceva una vita normale in un’altra regione e non fu sorpresa di sapere che Mimma si trovava ricoverata in gravi condizioni. “Non ci sentiamo da vent’anni” mi disse al telefono, “lo sapevo che faceva una malafine”.



(1-continua)

4 commenti:

xdanisx ha detto...

Storie di quelle che racconti come raccogliendo il dire della gente.
Quel rovistare tra i rimasugli umani.
Ti aspetto, Med.
bacio.

amoilmare ha detto...

mi piace l'inizio di questa storia. e poi le buttane, che spesso hanno molta più dignità di tante vite "normali".
bacio dotto'... ce la posso fare :) 

avante ha detto...

Buttana significa possedere un buco e saper tirar fuori del pane (per sommi capi), però per i  figghi j  buttana , non c'è speranza .Adesso aspetto con un pò di trepidazione la seconda  parte.

ciao med

Medicineman ha detto...

*xdanisx: quel t'aspetto pare una minaccia, ma non mi preoccupa[IMMAGINE]
*amoilmare: spero che ti piaccia pure il resto.
*avante: sarà la veloce decadenza dei miei neuroni, ma non ho capito tutto del tuo commento. Vabbè, in fondo spero che ti piaccia la storia.