mercoledì 10 ottobre 2007

er premio nobbel




Ah gli svedesi! Sanno offrire una ospitalità fantastica!


Dalla finestra dell’hotel  mi godo una vista sul Mare del Nord migliore di quella delle cartoline illustrate che riempiono libri e depliant turistici.


Premio Nobel per l’economia.


A me, un tipografo.


Se mia madre e mio padre fossero vivi, non ci crederebbero.


Anche loro avrebbero dovuto affittare lo smoking per la cerimonia, come ho fatto io, che lo smoking non l’avevo mai messo.


Premio Nobel per l’economia.


Quando parlai della mia idea a quel tizio del gabinetto del ministero delle finanze, un bulletto che si faceva fare i biglietti da visita con le insegne del governo per fare colpo sulle ragazze, gli si accese una lampadina negli occhi.


Me ne sono accorto in tempo, e non mi sono fatto fregare.


La tipografia era in via del Leoncino, non lontano da Montecitorio.


Gli ho detto “ a Pallotta, nun è che me voi fregà l’idea. Lo sai che ti se magnano i topi se me freghi.”


Quello era bullo ma non era intelligente. Mi accompagnò dal segretario del ministro.


Quel palazzo era bello quasi quanto questo.


Gli spiegai l’idea: il segretario del ministro mi guardò con la mascella che cadeva mentre parlavo.


“ Mussoletti, lei è un genio. Parliamo subito col ministro”.


E ci parlammo col ministro. Mi fece chiudere la tipografia.


Lo stesso giorno dovetti andare a casa a mettermi la cravatta, l’unica che avevo, che era ancora sporca dell’amatriciana che ci eravamo scofanati al matrimonio de Romoletto.


Premio Nobel per l’economia.


Me lo daranno in una sala piena di professori, me lo darà il Re di Svezia.


Io, Ercole Mussoletti, coniugato con Fanfarilli Mariuccia, senza prole, incontrerò un Re. 


Me sento importante.


In questo preciso istante, un bambino, mille bambini stanno nascendo.


Tra cinque minuti un frammento del cordone ombelicale di questi bambini sarà inviato al laboratorio per la decodifica del DNA.


Tra dieci minuti questi bambini piangeranno di nuovo.


Seguendo il mio metodo, un codice a barre contenente i dati del loro DNA e un codice fiscale verranno impressi a caldo, in maniera indelebile, sul loro braccio destro.


Che mi frega che piangono.


Piangano pure, tanto non li sento.


Premio Nobel per l’economia.


“a Mariuccia sbrigate che ariva er taxxi”.


 


 


 


 

9 commenti:

metallicafisica ha detto...

kinG (c'è il re, pardon:)

bigtime ha detto...

Questo racconto mi angoscia un po'... forse anche perchè oggi sono predisposta ad angosciarmi.

metallicafisica ha detto...

Almeno lo smokink è rimasto pulito o ci è finito su del salmone gratinato?:)*

ipsediggy ha detto...

troppo ch'è un premio nazi, quello nobel per l'economia..


(fortissimo med!)

amoilmare ha detto...

Eh..come scrive lei le storie.. pure l'accento romanesco ahò!! ;)

matilde61 ha detto...

simpatico, il racconto dico.. ciao med

Effe ha detto...

così si può pagare al supermerato senza la carta di credito, basta passare il baccio sul lettore della cassa

Due nobbel, je dovevano dà.

matilde61 ha detto...

che i tuoi post si siano fermati il giorno del mio compleanno mi pare una buona cosa , per chi non lo so, ora ci penso... ciao :-)

anonimo ha detto...

Mi sono rotto il computer, ed anche i cabbasisi (consultare un dizionario siciliano-italiano) ma per motivi esterni, relativi alla vita vera, non alla blog-life.

Tornero' a postare, appena rientra il malato. E'una minaccia, ovviamente, non una promessa.