E' che mi direi da solo che sono retorico, ma oggi l'ho vista. Avevo appena parcheggiato la macchina lungo una strada di un paesone della provincia, stavo rovistando nella borsa da lavoro per controllare se avevo il necessario per il successivo colloquio, quando una utilitaria malconcia si è fermata accanto a me. Ne sono scese due donne adulte che sostenevano per le ascelle un ragazzino, avrà avuto dodici-tredici anni, e si vedeva chiaramente che non avrebbe potuto restare in piedi da solo. Che sfiga, ho pensato, il mondo gli sarà difficile. Poi una delle donne adulte ha detto al ragazzino "dai che andiamo a comprare le scarpe nuove", e lui ha cominciato ad infondere una energia inattesa nel suo strascicarsi, un sorriso spettacolare e scoordinato gli si è stampato in volto, lanciando urli di eccitazione e sbavandosi tutto. Che fortunato, ho pensato subito dopo, si vede benissimo che lui sa cosa è la felicità.
soundtrack, ovviamente, Lou Reed. (retorica?)
10 commenti:
o forse sembra felice proprio perché non ha idea di cosa sia, la felicità...
Take a walk è perfetta, direi*
Il dolore è anche un percorso di conoscenza. E lui, la felicità, la sa riconoscere veramente.
caro med :)
piccole cose, non di moda, no effimere. si, credo che lui sappia.
(med, mali hanno spediti col piccione? ;-)
La felicità è una condizione intermedia tra quel che si ha e quel che si desidera. E alle volte quel che si desidera è semplice... o sembra tale se visto dal di fuori. :-)))
Aloha
..spesso confondiamo con retorica il coraggio di ammettere le nostre emozioni.
Non c'è nulla di retorico nel riconoscere il barlume di una cosa sfuggente e misteriosa come la felicità.
e lou reed? chissà se lo sa, se è mai stato felice. almeno quanto io ad ascoltare lui.
"E noi siamo sempre veloci a cambiare canale,
ma coi piedi piantati per terra, guardando la vita con aria distratta,
senza entrare nel campo magnetico della felicità,
felicità che sappiamo soltanto guardare, aspettare, cercare già fatta,
quasi fosse anagramma perfetto di facilità,
barando su un' unica lettera..."
francesco guccini
ah, il caro vecchio lou. non ho mai assistito a un suo concerto.
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